Punto e virgola

E così eccoci qui a poco più di un anno dall’entrata nel tunnel del cancro a tirare le somme. Guardandomi indietro mi dico che il peggio è passato, ma non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare fin qua. Tante volte ho pensato che non ce l’avrei fatta e invece eccomi qui e oggi posso mettere almeno un punto e virgola.  (Forse il punto non arriverò mai a metterlo, nemmeno quando avrò ricostruito il mio seno, nemmeno quando avrò terminato i controlli, nemmeno quando avrò finito la terapia ormonale perché credo che questa sensazione di fragilitàe di paura non mi abbandonerà più ma forse chissà mi aiuterà a continuare a vedere la vita in modo diverso)
Sono contenta di me, questo mi sento di dirlo perché non mi credevo capace di affrontare quello che ho vissuto e invece passo dopo passo, guardandomi dentro e con l’aiuto di tante persone che mi sono state vicine, ce l’ho fatta. E ora che ho finito anche i cicli di radioterapia mi sento più leggera. Un anno fa ero nel buio e nell’angoscia, ora riprendo a creare spiragli. Mi sento una persona diversa, forse migliore o almeno è quello che spero. E mi anche un po’ spaesata perché fino ad ora le cure hanno dettato le regole delle mie giornate, del mio tempo. Prima la chemio e poi la radio hanno condizionato la mia vita e ora che sono libera dal loro giogo cerco di riprendere il mio spazio anche se faccio ancora fatica in tante cose. Però ci sono i miei progetti, uno si sta realizzando gli altri chissà, e la mia voglia di incontrare persone e diffondere bellezza e poesia. Forse questa è l’unica cosa che posso fare, anche se vorrei tanto poter fare di più per tutte le persone che si trovano a vivere questa e altre malattie.

Il prossimo mese di aprile sarà tutto dedicato alle visite di controllo, che è un altro giro di giostra, perciò vorrei provare a dedicare marzo alle cose che amo fare e alle persone che lo meritano.

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