Laudato medico, Laudata Puglia

Sono felice di condividere questa notizia. Il mio oncologo, dott. Antonio Cusmai, è tra i finalisti del “Riconoscimento del Laudato Medico 2018”.

Un riconoscimento che nasce dalla segnalazione di oltre 6.000 pazienti con tumore al seno che hanno indicato gli specialisti che più hanno dimostrato loro disponibilità, empatia e vicinanza durante il percorso di cura.

Insomma un riconoscimento di umanità e sensibilità. E lo so che non ci vorrebbe un riconoscimento, che dovrebbero essere doti di default per un medico che si approccia a un malato di tumore, a tutti i malati in realtà. Ma per il momento mi accontento del fatto che queste doti vengano valorizzate da un premio, con l’auspicio che presto non ce ne sarà più bisogno perché saranno automatiche perché sarà parte integrante della professionalità di un medico.

Mi fa piacere anche segnalare che nelle liste dei finalisti per le varie categorie ci sono 4 medici pugliesi.

Antonio Cusmai, Dirigente Dipartimento Oncologia Ospedale San Paolo di Bari

Ilaria Mancarella, Unità Operativa radiodiagnostica «Istituto Oncologico Salentino Calabrese» di Lecce;

Maria Angela Vestito, Unità Operativa Complessa di Radiodiagnostica –RMN – Senologia San Paolo di Bari

Francesco Tramacere, Dirigente medico U.O. Radioterapia Ospedale «A. Perrino» di Brindisi.

Ho avuto modo di conoscere tutti questi medici (eh  già, anche se non tutti si ricorderanno di me come la professoressa destinataria della Lettera degli studenti di don Milani) posso confermare, accanto alle doti di umanità, una competenza professionale di altissimo livello.

Lo dico con orgoglio pugliese perché ancora troppe persone preferiscono andare a Milano o comunque fuori regione. E invece qui abbiamo tante eccellenze, anche se indubbiamente andrebbe migliorato l’aspetto organizzativo. Ci si può lavorare… Intanto questo mi sembra un buon inizio.