Io vengo da…

Io vengo dal mare, l’Adriatico che bagna gli scogli della mia città natia e i miei affetti, quello stesso che bagna le calette di sabbia della città dove vivo con chi ho scelto di vivere.
Io vengo da lunghi viaggi in treno e da mille e più incontri nell’alba assonnata. Vengo da tutti gli alunni con cui ho percorso tratti di strada, alcuni brevissimi, altri duraturi ma tutti custoditi nel mio cuore.
Io vengo da tutti i miei libri, da quelli che ho letto e da quelli che non so quando potrò leggere.
Io vengo dalla poesia, quella che leggo e quella che scrivo, quella che trovo in ogni luogo possibile e impossibile perché la poesia abita dentro di me.
Io vengo da una lunga malattia che mi ha sfiancato rendendomi più forte e più leggera, più consapevole e più felice.
Io vengo dai gatti con cui condivido lo spazio di casa e da quelli che incontro per strada, vengo dai gabbiani che respirano il mare. Vengo da tutti gli animali che amo e che non mangio.
Io vengo dai colori con cui mi piace vestirmi e circondarmi perché mettono allegria.
Io vengo dai miei sogni e dalle mie paure, vengo da tutte le canzoni che ho amato cantare.
Io vengo da una piccola treccia che mi ricordava qualcosa che non mi ricordo più o forse non ha più importanza.
Io vengo dal sole che inonda la mia Puglia ma soprattutto… Io vengo dalla Luna: sorridente e silenziosa, che  osserva con leggerezza, senza giudizio e su tutto splende.

Mi sono presentata così e ho chiesto loro di fare altrettanto. E ridendo e scherzando nella nuova seconda hanno scritto un testo e riscoperto l’anafora. Non male per il primo giorno di scuola.