Relax and forget

“Relax, Forget the board” è inciso su una targhetta di metallo regalo di una collega carissima, una sorella, con cui ho lavorato solo mezzo anno, intenso e difficile, reso più leggero dalla sua compagnia. Ho provato a interpretarlo e l’unica traduzione fattibile mi è sembrata “Dimentica la lavagna”. Oggi per me ha un significato su più livelli. Non è solo “stacca! dimentica la scuola e vivi” come poteva essere 5 anni fa, all’inizio del mio cammino da docente. Oggi per me si traduce in “dimentica la lavagna come unico strumento del tuo essere docente e inventati qualcos’altro”. È uno stimolo a migliorare il mio modo di stare in classe, non solo un invito a dimenticarmi del mio lavoro. Che poi, a dire il vero io amo la lavagna, quella classica in ardesia, e anzi il mio desiderio impossibile è avere un’aula ricoperta per tre quarti di lavagna così io ci potrei scrivere di tutto e far divertire gli alunni con i miei disegni strampalati. In questa pagina del blog parlero di scuola a modo mio. Senza proclami, senza linee guida, senza ricette ma in tono discreto e dimesso, lo stesso con cui con cui sto vivendo questi mesi.

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